Memories of the Alhambra – KDrama

Sara Esposito/ Agosto 31, 2020/ Series/ 0 comments

Il CEO e fondatore di una delle più importanti aziende di tecnologia in Corea riceve una strana telefonata da parte di un ragazzino che gli dice di avere inventato un gioco che rivoluzionerà le modalità della realtà aumentata. In viaggio già per motivi personali, Yoo Jin-woo decide di incontrare questo ragazzino e si reca a Granada nell’hotel che gli era stato precedentemente indicato.

Dal momento in cui mette piede nell’hostello conosce anche Jung Hee-joo, sorella maggiore del ragazzo che aveva contatto Yoo Jin-woo e proprietaria dell’edificio e del gioco in AR che il fratello stava inventando.

Non saprei dire se questo incontro sia stato molto fortunato per il CEO Hee-joo, una storia piena di colpi di scena e di mille sfaccettature diverse. Si può dire che sia stata una svolta importante nella vita di questo personaggio (interpretato da Hyun Bin) uomo che sembra godere di ogni fortuna, ma che in realtà nasconde tante ferite dentro di sé.

Anche Park Shin-hye nei panni della protagonista femminile ha un ruolo incisivo sia nella vita del CEO che per i membri della sua famiglia. Una ragazza con la testa sulle spalle che si prende cura dei suoi fratellini e della nonna, cercando di lavorare e di fare da genitore pur di vedere tutti felici.

Una storia che mi ha colpito e che sin dalla prima puntata mi ha emozionato e incollato a Netflix per due giorni, senza riuscire a staccare gli occhi dallo schermo. Se c’è una pecca? Naturalmente non può essere tutto rose e fiori, ebbene c’è qualcosa che avrei cambiato, ma dire cos’è sarebbe uno spoiler, quindi leggete i commenti post visione per sapere se siete d’accordo con me dopo averlo guardato 😉

Titolo originale: 알함브라 궁전의 추억

Anno: 2018

Genere: k-drama

Tipologia: fantasy, romantico, avventura

Distribuzione italiana: Netflix 

 

 

  1. Ottimo cast, risultato piacevole e storia accattivante. Non ci sono molti dei soliti cliché coreani dei drama, ad eccezione un po’ della figura del protagonista, uomo potente e giovane, di bell’aspetto anche se con il cuore infranto.
  2. Essendo un fantasy legato al mondo dei videogames, il prodotto è davvero qualcosa di inaspettato. Nonostante sia una storia d’amore e di legami di amicizia e famiglia, la grafica legata al videogioco in RA è davvero ben fatta ed è da vedere assolutamente.
  3. Non so parlare lo spagnolo e a stento so comprendere qualche frase, ma essendo che questo drama è stato girato a Granada in Spagna, avremo anche l’opportunità di ascoltare alcuni attori parlare in spagnolo, ed è sempre affascinante ascoltare gli orientali confrontarsi con le lingue d’occidente e parlarle in modo fluente. Gli appassionati del mondo orientale sicuramente capiranno cosa voglio dire XD.
  4. La storia d’amore c’è, anche se non bisogna aspettarsi molte effusioni e dimostrazioni palesate. Questo tipo di approccio tra i due protagonisti è molto diverso, è un amore più maturo, quello in cui due persone, che sono rimaste ferite dalla vita in modo differente, si sostengono a vicenda, prima per necessità, dopo per desiderio di rincontrarsi e nel futuro chissà…

Sono rimasta positivamente colpita da questo prodotto k-drama uscito due anni fa. La storia, i personaggi e le tecniche di registrazione sono state davvero interessanti e affascinanti. Dico questo perché in genere i drama riportano spesso momenti salienti all’interno delle puntate successive come dei flashback per ricordare allo spettatore un evento importante. In questa serie TV è totalmente diverso, i famosi “flashback” non sono momenti del passato che noi rivediamo “giusto per non dimenticare” ma tutta la trama è composta da veri e propri viaggi avanti e indietro nel tempo.  Vediamo spesso una conseguenza, un evento e poi dopo la causa di ciò che è accaduto, e nel farlo tutto è ben confezionato e presentato.

Per quanto riguarda la storia d’amore tra Yoo Jin-woo e Jung Hee-joo devo dire che è stata una delle mie preferite, anche se non essendo un k-drama focalizzato sulla storia d’amore, si perdono alcuni momenti che purtroppo lo spettatore può soltanto immaginare. Lui è rimasto già molto scottato dalle donne, essendo in procinto del suo secondo divorzio, mentre lei è una donna impegnata, con più di un lavoro e persone a cui badare, è un capo famiglia che si dispera per tutti gli altri ma che non ha abbastanza tempo per se stessa né per il suo cuore. Tra i due sembra che qualsiasi storia d’amore sia destinata ad una fine tragica o comunque che sia un rapporto dove sicuramente almeno uno dei due ne rimane amaramente scottato, tuttavia il loro rapporto è tra i più maturi che io abbia mai visto e devo dire che ne son rimasta colpita. Cosa non mi è piaciuto e che cambierei? Il finale. Posticipando il commento sul finale in sé e limitandolo prima alla storia d’amore, avrei voluto vedere altro. I momenti centrali delle puntate sono quelli legate al videogame, e questo è interessante, ma avrei desiderato vedere soprattutto sul finale cosa sarebbe accaduto alla fine del gioco.

Il finale invece è eccessivamente lasciato in sospeso. Dopo aver seguito tutti i tentativi per liberarsi dal gioco, per aggiustare il bug del sistema e cercare di mettere il prodotto sul mercato, tutti gli spettatori si aspettavano che alla fine l’”eroe” Yoo Jin-woo sarebbe comparso e che anche se sparito per mesi, prima o poi sarebbe comparso di nuovo, anche perché è stato lui a salvare il gioco e a superare anche i livelli degli stessi creatori della RA. Allora chi altri, come me non si è accontentato per niente della sua sagoma in lontananza, quando Hee-joo si connette e decide di andare a cercarlo? Beh che dire, il finale sospeso è proprio una caratteristica delle serie tv d’oriente.

Leave a Comment