Hotel del luna – KDrama

Sara Esposito/ Agosto 5, 2020/ Series/ 0 comments

Simpatico, emozionante, un po’ horror, ma anche divertente, Hotel del Luna è un prodotto del 2019 ideato da Yoo Young-ah. Un hotel di Seoul è alla ricerca di un giovane per ricoprire il ruolo di direttore della struttura, ma c’è una cosa che lega necessariamente Ku Chan-seong ad accettare questo compito, un patto fatto da suo padre con la misteriosa proprietaria di questo albergo, Jang Man-wol.

Chi sia questa ragazza e come faccia ad avere un hotel così misterioso nessuno riesce a capirlo, ma forse Chan-seong riuscirà a scoprire cosa accade davvero nel palazzo e nel cuore della proprietaria.

Sia la trama che la produzione non sono per niente male, c’è qualche incompatibilità di fondo, ma che può facilmente essere superata con un piccolo tocco “magico”.

Un drama incencrato sul karma, la giustizia e le punizioni per i gesti compiuti, che mostra gli innumerevoli volti di Dio e le sue volontà per ogni essere umano.

Titolo originale: 호텔 델루나

Anno: 2019

Tipologia: k-drama

Genere: fantasy, horror, romantico

Puntate: 16

Ideatore: Yoo Young-ah

  1. Adatto agli appassionati di fantasmi anche se non spoilero il motivo
  2. Un prodotto fantasy molto carino e leggero, quindi non coinvolge tanto da spingere fino all’ultimo episodio in 24h ma che si lascia guardare con tranquillità
  3. Personaggi introspettivi, con una crescita ed una maturità che viene acquisita nel corso delle puntate, che non sono per niente noiose.

Come già accennato non è, a mio parere, un prodotto come Goblin, The King o Hwarang, questo drama è qualcosa di molto più leggero, un po’ romantico, un po’ horror e con un pizzico di magia. È da avere nella propria lista dei “visti” perché oltre che essere un prodotto nuovo (risalente solo ad un anno fa), è simpatico per chi questa estate la passerà in totale relax.

Diversamente da alcuni drama già citati, e simile invece a The King è la scelta di avere un’attrice femminile molto forte. Nonostante sia un po’ immatura, è una donna “affermata” nel suo lavoro, con la passione per lo champagne e il caviale, insomma, Man-wol e Chan-seong, in questo drama sono l’opposto dei soliti prodotti coreani. Un giovane umile, dalle origini povere, che è sempre pronto ad aiutare il prossimo, e una donna caparbia, un po’ avida che non riesce ad ammettere di avere sbagliato.

Oltre ai protagonisti del racconto, in questo drama, i personaggi principali sono anche i fantasmi che la coppia si ritrova ad affrontare, ognuna delle 16 puntate, infatti, raccoglie la storia di un’anima bloccata tra i mondi, che deve risolvere dei conflitti per poter attraversare il ponte che la conduce alla prossima vita. In questo una figura particolarmente interessante è quella della giovane studentessa Kim Yu-na, che ruba il corpo della ragazza che la uccisa. Questo caso, ad esempio, è davvero insolito per il tipo di cultura orientale. Solitamente infatti, le persone che hanno perso la vita, devono andare oltre, e non restare indietro, la giovane però ottiene una sorta di “seconda possibilità” a causa del forte risentimento nei confronti della compagna di scuola che la spinta giù dal ponte. Tutto ciò è una delle prime anomalie nella storia, ma che essendo un personaggio secondario, può essere sorvolata.

Anomalia, invece, che mi ha disturbato è proprio la figura di Chan-seong. Il giovane dovrebbe essere la reincarnazione di uno dei due uomini più vicini a Man-wol quando era umana, a causa dei ricordi che lui ha di un’ipotetica “vita precedente”, ma nel corso delle puntate vedremo le reincarnazioni di tutti i personaggi del passato di Man-wol. Allora sorge spontanea una domanda: “chi è o era esattamente Chan-seong?” andrebbe bene ugualmente se lui non fosse nessuna delle sue reincarnazioni amorose del passato, ma perché insistere nel creare un puzzle dove i pezzi non combaciano? Questo, probabilmente, viene spiegato dall’intromissione del Mago nella trama.

Questo strano personaggio, interpretato dall’attrice Seo Yi-sook, è infatti Dio, che però si presenta impersonificato in tre o più sorelle, ognuna con un carattere diverso. C’è la signora anziana e spiritosa che crede nella salvezza e nell’amore, c’è la donna matura e severa che non concede una seconda occasione, e c’è la più giovane tra le “sorelle” che si dedica alla giustizia e alla preparazione delle erbe. Quest’ultima a parer mio, potrebbe rappresentare la forza degli oggetti, ovvero il potenziale. Molto spesso nei tempi moderni e contemporanei si è discusso molto su cosa sia sbagliato, l’oggetto o l’utilizzo che se ne fa, in questo caso, questa “divinità” si dedica alla creazione di strumenti potenti, che nelle mani dei personaggi possono portare risvolti positivi o negativi, a seconda di come scelgono di usarli, e questo è davvero molto interessante.

Anche l’albero è un oggetto molto curioso, la natura è sempre un elemento fondamentale nella cultura orientale, e anche quest’albero spoglio lo è. Rappresentare i sentimenti della proprietaria dell’hotel è un espediente singolare, e anche la possibilità di Chan-seong di usarlo come portale per andare nel passato è un pezzo della storia dal quale sono stata piacevolmente colpita.

Il Finale

La conclusione di questo drama, però mi ha sconvolto in modo particolare. Anche se non viene specificato in quale anno i personaggi principali si ritrovano a vivere la loro reincarnazione, non ha senso che tutti abbiano le stesse identiche età di quando sono morti nell’esistenza precedente, che si ritrovino tutti nello stesso posto. Questo è un elemento che mi fa pensare ad un finale un po’ costruito, poco naturale. Avrebbe avuto più senso almeno creare scene in posti differenti, qui invece all’apparenza sembra che questi personaggi sono destinati a vivere incontrandosi per sempre, ma è una cosa che accade solo dopo l’esperienza nella locanda “del Luna”, quindi non sembra avere un filo logico ben costruito.

Tuttavia, la presenza di un “Man-wol” al maschile che prende le redini del prossimo albergo per fantasmi è davvero carino, potrebbe persino far pensare ad una seconda stagione. Infatti, il telefilm termina con la comparsa dell’hotel “blue moon” ed un nuovo e affascinante proprietario, con un passato sicuramente tormentato.

Voci di corridoio avrebbero annunciato la possibilità di una seconda stagione con Kim Soo-hyun, attore che appare come proprietario dell’albergo, speriamo di ricevere presto notizie al riguardo e di vedere un prodotto che superi quello precedente senza cadere in ciò che è già stato visto in questa prima stagione.

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